Origine e Cenni Storici
Si distingue per l'assenza di aromaticità nella bacca. E' chiamata anche Malvasia rossa non per il colore del frutto ma per il caratteristico colore che assume il giovane germoglio.
 
Descrizione ampelografica
Apice del germoglio: a ventaglio, lanuginoso, di colore verde-biancastro con intense sfumature rosate. Foglia: di dimensioni medio-grande, pentagonale, trilobata a volte pentalobata. Seno peziolare a lira aperta, seni laterali superiori a V aperti, inferiori se presenti a V poco profondi. Lembo a superficie liscia. Grappolo: grande o medio-grande, conico, spesso alato (due ali) semispargolo. Acino: medio, sferoidale. Buccia sottile e consistente, poco pruinosa, di colore giallo dorato con punteggiature marroni se i grappoli sono ben esposti al sole. Polpa a sapore semplice.
 
Fenologia
Epoca di germogliamento media; epoca di fioritura precoce-media; epoca di maturazione medio-tardiva.
 
Esigenze amientali e colturali
Produzione buona e costante. Predilige terreni collinari ben esposti, si adatta bene anche a terreni argillosi e siccitosi con clima tendente al caldo.
Caratteristiche dei vini
Grado alcolico: 10,5-11,5 vol. % pH: 3,3-3,6. Acidità totale:5-6 g/l. Le uve sono generalmente vinificate in uvaggio con altri vitigni. Si ottiene un vino di colore giallo paglierino carico, leggermente profumato sapiddo, asciutto, o leggermente abboccato, con sfondo amarognolo caratteristico ed accentuato; tende ad ossidarsi facilmente.
 
Importanza economica e distribuzione geografica
Il vitigno è presente in Puglia. E' iscritto fra le varietà idonee alla coltivazione nelle province di Taranto, Brindisi e Lecce. E' coltivato sopratutto nel Lazio e, in misura minore, in Romagna, in Toscana ed in Liguria. Entra come componente in diverse DOC di tali Regioni.